Come un cadavre exquis, GIUNGLA si è sviluppata dal 2020 ad oggi, ha ricamato linee da un’edizione all’altra, coinvolgendo artisti e ricercatori provenienti da varie parti del mondo, dialogando con istituzioni pubbliche e private, mecenati, enti di formazione, istituti culturali, abitando molti luoghi del centro e della Piana di Lucca.
Ogni anno un pensiero ed un ripensamento, una parola a cui tutto il resto faceva eco: giardino, orto, casa, luna, bucolico, radicale, creando in chi l’ha sempre frequentata un museo immaginario di simboli e realtà d’incontro.
In un paese popolato da festival, ci interroghiamo sempre sul bisogno di continuare a realizzare eventi limitati nel tempo e nello spazio, soprattutto oggi in cui il digitale è così dirompente, molto avviene ormai in streaming in un mondo in cui la neutralità del carbonio dovrebbe prevalere sul piacere della vicinanza. Trovare un compromesso tra l’essere presenti insieme e l’essere connessi a distanza è un tema. Come lo è l’importanza di creare occasioni più spontanee, ricorrenti e non episodiche, più vicine al quotidiano e all’ordinario, e meno allo straordinario e al sensazionale. Ritornare forse ad un vecchio concetto di associazionismo – eppure dovrebbe ancora essere attuale – quello dei circoli, delle riunioni conviviali, delle assemblee ordinarie e straordinarie in cui insieme ragionare e costruire conoscenza, conoscenza di sè, dell’altro e di ciò che il sè e l’altro sanno per esperienza o per studio e possono mettere nel piatto.
Per questo GIUNGLA quest’anno è un REMIX. Lo è perchè riprende i contenuti e lo spirito che ha mosso le edizioni precedenti per farne qualcosa di nuovo, forse una forma che è più vicino ad un’opera collettiva che ad un festival. Un’opera poetica, nel senso di poiesis, di fare, ma più insieme, in modo orizzontale.
Così da gennaio 2025 si svolge Artedimarte al Ciclodivino con un appuntamento mensile che viene moderato da una persona volontaria su un’opera o un tema delle arti. Continueremo a maggio, martedì 27 e fino a quando qualcuno vorrà proporsi per essere Maestro dei giochi.
L’8 giugno all’Oasi di Massaciuccoli, da un’idea di Sharon Tofanelli e Federica Mariotti, curata da Irene Panzani, nasce Parlatoio, un nuovo format, quasi una drammaturgia, lungo il camminamento in legno tra acqua e terra. Testi poetici e di prosa, insieme a suoni e immagini si susseguiranno a ritmo di passi nel tardo pomeriggio della domenica.
E poi un laboratorio da remoto con Giuditta Vendrame che partendo dall’archivio ci porterà a produrre qualcosa, una fanzine? Un giornale? Un prodotto multimediale? Chi sa… Lo decideremo insieme a vecchi e nuovi soci che vorranno imbarcarsi in questa esperienza insieme all’artista ed ex docente della Scuole di design di Eindhoven all’epoca della direzione di Formafantasma, i cui temi di ricerca tanto sono cari a GIUNGLA.
In ottobre Josse Renda presenterà la prosecuzione della sua ricerca, avviata nel 2023 e ispirata a un raro volume conservato nella biblioteca dell’Orto Botanico: la Fisiognomica delle piante dell’intellettuale, alchimista e scrittore Giovanbattista Della Porta. Da questo incontro con il libro è nato il laboratorio Magiae Naturalis, realizzato con le studentesse del Liceo Classico di Lucca.
Accanto alla mostra si aprirà un ciclo di incontri, in sintonia con lo spirito del progetto e con una domanda centrale e senza tempo:
«Come costruiamo conoscenza?»
Parole di Irene Panzani