La memoria di GIUNGLA

laboratorio

La memoria di GIUNGLA

Una ricerca speleologica nell’archivio di GIUNGLA dal 2020 ad oggi con Giuditta Vendrame

Primo appuntamento online: martedì 17 giugno 2025 dalle 18.30 alle 20.30

Secondo appuntamento online: lunedì 7 luglio 2025 dalle 18.30 alle 20.30

Appuntamenti successivi a partire da settembre, date da definire.

Non è obbligatorio partecipare a tutti gli incontri, ci interessa avere punti di vista diversi su tutti i materiali raccoli tra foto, appunti, testi, registrazioni audio, messaggi whatsapp, documenti inediti e testimonianze live di chi dal 2020 ha popolato la GIUNGLA.

Il risultato di questa ricerca sarà un prodotto editoriale unico proprio perchè nato dalla partecipazione e dalla condivisione del nostro percorso con altri sguardi e prospettive.

Aperto alle socie e ai soci di S.o.f.a. APS e a nuove avventuriere.

Iscrizioni via mail a sofa.lucca@gmail.com

 

Giuditta Vendrame è un’artista visiva e ricercatrice con base nei Paesi Bassi. La sua pratica collaborativa e interdisciplinare esplora le strutture socio-politiche che regolano la mobilità e gli spazi condivisi, usando media diversi: collage, installazioni, lavori su carta. Lavora con materiali ordinari (ciottoli, vetro, leggi) e frammenti immateriali (canzoni, ricordi) per creare spazi di riflessione. Le sue installazioni invitano il pubblico a muoversi in ambienti instabili, mettendo in discussione le promesse di sicurezza insite nei sistemi di controllo. L’acqua, il cielo e lo spazio sono elementi centrali nel suo lavoro, usati per sfidare concetti rigidi come nazione e cittadinanza. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali, tra cui Biennale di Venezia, Deutsches Historisches Museum, Walker Art Center. Ha partecipato a varie residenze artistiche in Europa, Asia e Stati Uniti.

 

Leggi anche:

Parlatoio #1 – Oasi di Massaciuccoli | Partitura per cammino su lago

parlatoio

GIUNGLA REMIX: quasi un programma

programma
Come un cadavre exquis, GIUNGLA si è sviluppata dal 2020 ad oggi, ha ricamato linee da un’edizione all’altra, coinvolgendo artisti e ricercatori provenienti da varie parti del mondo, dialogando con istituzioni pubbliche e private, mecenati, enti di formazione, istituti culturali, abitando molti luoghi del centro e della Piana di Lucca. Ogni anno un pensiero ed un ripensamento, una parola a cui tutto il resto faceva eco: giardino, orto, casa, luna, bucolico, radicale, creando in chi l’ha sempre frequentata un museo immaginario di simboli e realtà d’incontro.