2021 – GIUNGLA domestica

2021

Nel 2021 la nostra Giungla è “domestica”. Insieme all’ecosistema di relazioni che hanno reso possibile questa edizione, abbiamo deciso di concentrare la riflessione sul concetto di “abitare”, di vivere la casa, qualsiasi essa sia per noi.

Nella nostra giungla domestica, più o meno popolata, più o meno violenta, più o meno rumorosa, si osserva da vicino ciò che significa ecologia. Un’ecologia intesa non soltanto come la necessità di conservare e difendere la natura, ma nel suo significato primario, ovvero lo studio delle relazioni tra organismi o gruppi di organismi e il loro ambiente naturale.

Al di là delle specie, considerando tutto e tutti “estrani strani”, noi ci ritroviamo ad abitare luoghi, a far casa, a regolare questo dispositivo che diventa il doppio del nostro corpo, che né include, né esclude, ma è osmotico e subisce o riceve l’esterno in molti modi. L’intruso è lo squillo del telefono o il ladro? È la zoom call o il congiunto? Il gatto sul divano o il rumore del letto dei vicini?

Il battito del nostro cuore è troppo lento per la velocità dei nostri dati, eppure gli inseguiamo col mouse, aprendo stanze che, per ampliare così la nostra casa, bisognerebbe chiedere un condono grande come la città, o forse più.

E l’immaginazione ci fa sognare futuri utopici o preannunciare distopie fatte di esseri, prodotti e processi che poi scopriamo essere presenti, reali. Cos’è alieno e cosa no, possiamo davvero dirlo?

Giungla Ed.1 comprende queste domande, è una giungla domestica che prende il romanzo omonimo di Gilda Musa come fonte di simboli. Il testo è stato condiviso con gli artisti e tutti i partecipanti. Ha risuonato in maniera diversa in ognuno di loro e nei giorni della rassegna la narrazione che nascerà parlerà di un’ecologia di relazioni coltivate nei mesi passati.

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Esposizioni
Com’è bella stasera la mia giungla di vetro.

Raziye Kubat, Night Flight & Musings, 2020
Serie di tre video.

Eda Sütunç, Disappearing bodies, 2021.
Istallazione interattiva.

Guido Segni, My Heart Will Go Online (for a year), 2021
Net Art.

Tatiana Villani, Germina, 2021,
Tecnica mista.

LANDESCAPE
(Leonardo Ruvolo, Anna Brussi, Giuseppe Calamia)
Ce qui reste de la mémoire, une partition pour le jardin, 2021
Performance.

Luca Leggero, Home Bubble, 2021
Stampa 3D.

Ospiti

CODESIGN Toscana

Manifesto Brutal

Valerio Tanteri
Dott. in Filosofia ed educatore

Stefano Manzoni
Insegnante di musica

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parlatoio

2020 – GIUNGLA in un orto

2020
Giungla vuole essere occasione di incontro e confronto sul legame complesso tra uomo, natura e tecnologia. Quando è uscito l’uomo dalla natura per guardarla da lontano? Cosa ci dice la tecnologia di noi e della nostra natura? Chi è soggetto e chi è oggetto, chi agisce e chi subisce i cambiamenti ed i mutamenti di ciò che ci circonda? Giungla in sanscrito significa deserto. É un luogo popolato da piante e animali ma inospitale per l’uomo. Eppure, anche nella foresta Amazzonica si trovano tracce di aree coltivate già da secoli.